È il 14 Marzo 2024 ed allo Stadium 1 nel sud della California si stanno disputando i quarti
di finale del noto torneo di tennis Indian Wells. Improvvisamente, il gioco viene interrotto a
causa di un’invasione di campo. No, non si tratta di uomini armati ma di api, circa 3500,
secondo il calcolo approssimativo del signor Lance Davis, un apicoltore chiamato
appositamente per risolvere in fretta e furia questa strana situazione. Le api rimosse,
seppur con una sorta di aspirapolvere, che lascia pensare ad una tragica fine, vengono in
un secondo momento ricollocate in alcuni alveari della sua azienda operativa dal 1986.
Le api sono considerate utili, alla pari delle coccinelle ed al contrario di insetti nocivi
come le zanzare. Ma utili a chi? Questi incredibili, piccoli e sottovalutati insetti
contribuiscono in maniera significativa, se non fondamentale, al funzionamento degli
ecosistemi tramite la loro attività di impollinatori. Portando il polline da un fiore all’altro,
consentono la riproduzione della maggior parte delle piante selvatiche presenti in natura
che, di conseguenza, divengono cibo non solo per gli animali, ma anche per gli esseri
umani stessi tramite la produzione di frutta e verdura. “Se l’ape scomparisse dalla
faccia della Terra all’uomo non resterebbero che 4 anni”, disse Albert Einstein.
A mettere a rischio la sopravvivenza di questa specie sono certamente il surriscaldamento
globale che, con il rialzo delle temperature e le fioriture anticipate, trova le api impreparate;
pesticidi e parassiti che ogni anno uccidono milioni di esemplari. E l’uomo che distrugge i
loro habitat.
In contrasto con l’ultima opzione, in supporto dell’impollinazione e per la salvaguardia della
biodiversità, negli anni 90’ nascono i Bugs hotel, dei veri e propri rifugi per insetti
costruiti interamente dall’uomo, colmi di cavità di varie forme per le varie tipologie di
insetti, pronti ad accogliere gli adulti svernanti che, al ris