E se non fosse più necessario sterminare foreste intere per produrre carta? O se, quantomeno, riuscissimo a trovare metodi alternativi per poter salvare la maggior quantità di alberi possibile?
Nel 2020 nasce, ad opera di due studenti ucraini, Relaf Paper, una startap che ha come scopo, appunto, quello di “fare il futuro della carta”, come riportato dal suo slogan. Ma in che modo? Raccogliendo foglie morte cadute da piante o da alberi e trasformandole in carta biodegradabile e riciclabile. Il procedimento in realtà è ben più complesso: parte dal riutilizzo di foglie che normalmente andrebbero bruciate o compostate, traformandole in cellulosa attraverso un processo altamente tecnologico, evitando così emissioni di anidride carbonica e riducendo inevitabilmente gli sprechi.
La straordinaria efficienza di questa tecnologia permette, infatti, di produrre una tonnellata di cellulosa da 2,3 tonnellate di foglie cadute, risparmiando così 17 alberi rispetto ai metodi tradizionali.I prodotti risultanti saranno carta, sacchetti di carta e cartone per le scatole ma senza l’utilizzo del legno. “Alcune fabbriche di cellulosa e carta lasciano un’impronta ecologica inaccettabile sul pianeta. Il prelievo irresponsabile dalle foreste naturali può minacciare ecosistemi e specie fragili e causare l’erosione del suolo. – WWF. Nel 2022 la startup ha vinto il programma EIC Accelerator, un programma di finanziamento dell’Unione Europea, ricevendo 2,5 milioni di euro per la costruzione dell’impianto pilota di produzione. L’obiettivo è, poi, quello di allargare la produzione in tutta Europa, contando di acquisire lì almeno tre stabilimenti.
Tutti i giorni vengono utilizzate enormi quantità di carta in maniera automatica e priva di condizionamenti, senza, tuttavia pensare e rendersi conto delle insidie nascoste dietro la sua produzione, e di quanto quest’ultima possa nuocere gravemente alla salute del nostro pianeta. In questo contesto Relaf Paper si caratterizza per i metodi innovati ed i suoi creatori per il grande impegno pubblico dimostrato.